Dipendenza reale e virtuale

Dipendenza reale e virtuale

La dipendenza da tecnologia è un tipo di dipendenza dei tempi contemporanei, di tipo comportamentale, caratterizzata dall’uso patologico degli strumenti tecnologici come lo smartphone, la televisione, il computer.

Le attività che si possono fare online sono davvero svariate. È per questo che l’Internet Addiction Disorder è un fenomeno dalle molteplici sfumature, che si può manifestare in varie forme:

lo shopping compulsivo online (compulsive buyer).
Si percepisce una tensione costante, un impulso irrefrenabile che scompare solo nell’atto dell’acquisto e che almeno inizialmente porta con sé una dose di elevata eccitazione.

il gioco d’azzardo online (online gambling).
Presente da quando si è diffuso internet, è molto pericoloso in quanto online è possibile scommettere 24h su 24 e non si sente il pregiudizio morale negativo percepito invece in ambienti reali come casinò o sale gioco.

il trading online.
Giocare in borsa attraverso l’uso della rete, lo stato d’animo del “trader” oscilla tra due estremi: pura e avidità, ambedue estremamente pericolose.

la chat dipendenza - dipendenza da relazioni virtuali
le persone sviluppano un coinvolgimento eccessivo in questo tipo di relazioni, affettive e/o adultere, nate sul web e mantenute attraverso chat, email e social network. La cyber – relational addiction consiste nella compulsione a instaurare relazioni esclusivamente (o quasi) attraverso il web. Le persone affette da dipendenza cyber-relazionale trascorrono una grande quantità di tempo all’interno di Chat Room, servizi di Instant Messaging o Social Network. L’utilizzo di social network è oggi diffusissimo, tanto da essere diventato parte integrante delle abitudini giornaliere di moltissime persone. In questo senso, non bisogna confondere l’abitudine a utilizzare queste tecnologie con la dipendenza dalle relazioni virtuali. In questo secondo caso, infatti, la fonte principale di gratificazione relazionale deriva dall’utilizzo di social network a scapito dei rapporti reali, familiari e sociali e che molto spesso portano a veri e propri adulteri, rotture relazionali e familiari.
L’utilizzo di Facebook e di social network simili, quindi, non è più solo un mezzo per condividere e comunicare con persone reali che si conoscono o si vogliono conoscere ma, nella dipendenza cyber – relazionale, diventa il fine della gratificazione: le relazioni quotidiane reali diventano meno importanti, vengono limitate o addirittura interrotte, e quelle instaurate via internet diventano quelle “reali”, le uniche gratificanti. L’anonimità che caratterizza soprattutto i forum fa sì che si possano esprimere le proprie convinzioni e inclinazioni in modo più libero e disimpegnato.

Si può considerare tale problematica secondo due aspetti:

la modalità di relazionarsi in rete e l’incapacità di allontanarsene
la rete come contaminazione di un’altra patologia, ovvero una tentata risoluzione del problema relazionale.
la dipendenza da sesso virtuale.
È tra tutte le patologie citate quella che più si avvicina alla perversione distaccandosi maggiormente dal concetto di dipendenza.

l’information overloading.
Una quantità significativa di ore trascorsa in rete, con connessioni notturne prolungate, può far sorgere problemi con il sonno, una attività fisica ridotta, minor contatto visivo con i familiari, attività sessuale compromessa, scarsa partecipazione ad eventi sociali, irritabilità o rabbia, rinuncia o disinteresse per attività non collegate alla rete.
Questi segni esprimono difficoltà e problematiche, ma ogni sintomo va indagato nel contesto della persona e nello specifico momento evolutivo del suo percorso di vita, avvalendosi dell’aiuto di un esperto.


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Dott.ssa Paola Mossotto
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