I disturbi alimentari non sono solo legati ad un’alimentazione scorretta o ad abitudini di vita non sane ; sono la manifestazione di un disagio psichico e come tali vanno affrontati.
Se fino a poco tempo fa si parlava solo di anoressia e bulimia, oggi i cosiddetti disturbi alimentari sono molti di più.
Purtroppo, infatti, con il passare del tempo, sembrano svilupparsi nuovi disturbi, meno conosciuti, ma non per questo meno pericolosi.Si tratta di comportamenti nuovi, quindi non ancora riconoscibili come patologie vere e proprie, né tanto meno inseriti nei principali manuali diagnostici, ma con una diffusione tale da poter parlare di atteggiamenti con elevato rischio di convertirsi in veri e propri disturbi alimentari.Questi disturbi si sviluppano spesso nell adolescenza, un periodo di forti cambiamenti , e nel passaggio dal l’adolescenza all’età adulta .
Tutti questi disturbi hanno in comune una più o meno marcata distorsione dell immagine del corpo. La persona tende a vedersi peggiore di come appare e sviluppa un rapporto non equilibrato con il cibo.
Uno degli elementi che accomuna i disturbi alimentari è il concetto di controllo, rincorso con ossessione, anche oltre il cibo e la forma fisica.
Purtroppo troppo spesso i disturbi alimentari non sono diagnosticati in tempo o non sono affrontati seriamente. Il rischio di accorgersene tardivamente è alto e più passa il tempo più i margini di miglioramento si assottigliano . Inoltre a complicare le cose, il disturbo per quanto disfunzionale, crea un equilibrio interno che la persona vive come il migliore è possibile e quindi chi ha il problema può non riconoscerlo affatto o non riuscire ad affrontarlo efficamente .
I disturbi alimentari sono quindi una categoria complessa e multisfaccettata di problematiche sulle quali occorre acquisire conoscenza e consapevolezza per fare il primo passo verso la guarigione.